Un mondo di storie- PortAperta si presenta
15-05-2024 11:25 - NEWS GENERICHE
PortAperta si racconta venerdì 17 maggio nel foyer del Teatro Moderno
Ascoltare una storia è aprirsi ad un altro mondo, è mettersi in relazione con l’altro, solletica la curiosità e la voglia di conoscere. Per questo PortAperta celebra con un evento originale la sua passione per le storie, anche quelle più complicate dal cui ascolto sono partiti negli anni progetti di aiuto, accoglienza, promozione sociale.
Quel “Un mondo di storie”, come recita il titolo dell’evento in programma venerdì 17 maggio nel foyer del Teatro Moderno (inizio ore 17), che ogni giorno si incontrano nei centri dell’associazione. Fondata nel 2001 da don Paolo Tofani, tuttora presidente, PortAperta è cresciuta nel tempo senza perdere il forte legame col territorio di Agliana su cui opera e senza smettere di tenere allenato quello che Gianni Rodari chiama orecchio acerbo, che ascolta le storie che nessun altro vuol sentire.
Al centro dell’evento del Moderno ci sarà il doposcuola, con cui PortAperta nasce più di venti anni come risposta concreta ai bisogni raccolti dal centro d’ascolto “Don Tonino Bello” della parrocchia di San Piero Agliana, mettendo al primo posto l’educazione e la conoscenza come argine a tanti tipi di povertà. Partono i primi corsi di italiano per stranieri adulti e apre il doposcuola che- insieme a tanti nuovi progetti- rimane il fulcro dell’attività. Un punto di riferimento per le famiglie e per i giovani del territorio, che nel corrente anno scolastico accoglie una sessantina di iscritti tra elementari, medie e superiori.
Per la sua “prima” al Teatro Moderno il doposcuola “metterà in scena” una lettura ad alta voce in più lingue, facendo conoscere uno dei suoi laboratori più amati per stimolare alla scoperta e valorizzare l’identità multiculturale di uno spazio condiviso in cui tante storie convivono e crescono insieme. Verrà proposta una versione imperdibile di “La strada che non portava in nessun posto” di Gianni Rodari con la storia di Martino Testadura letta in italiano, albanese, arabo, cinese e urdu, le lingue delle comunità migranti più rappresentate ad Agliana. Un intreccio di voci, di alfabeti, di interpretazioni diverse che si fondono e arricchiscono un’unica storia, mondi lontani che si avvicinano, che creano curiosità l’uno verso l’altro grazie alla potenza eterna di una storia ben raccontata. Un progetto di promozione alla lettura in cui è preziosa la collaborazione della Biblioteca “Angela Marcesini” di Agliana che sarà presente al Moderno con il suo scaffale circolante e i suoi libri della sezione interculturale.
Dalle novelle raccontate “a veglia” nelle aie dei contadini ai moderni podcast, le storie insegnano, emozionano e uniscono da sempre. Creano reti e relazioni come è successo alla comunità di PortAperta nei mesi difficili del lockdown del 2020, in cui le letture ad alta voce si sono trasferite sul gruppo WhatsApp del doposcuola, diventato un luogo di incontro essenziale nell’Italia chiusa dal Covid grazie alle tante attività proposte per potenziare giocando la lingua italiana e cimentarsi nel racconto di sé essenziale per esprimere bisogni ed emozioni. Da questo progetto acrobatico per una realtà di relazioni dirette come PortAperta, è nato il libro “Le nostre favole al telefono” che dopo il lancio alla Festa dei Popoli 2023 e la partecipazione a “Montale Paese della fiaba”, sarà la bussola che guiderà gli interventi dell’evento del Moderno proiettati alle nuove sfide di chi si sente parte di una comunità educante chiamata a trovare nuove risposte ad un mondo molto social e poco sociale in cui la voce dei giovani non viene ascoltata.
Il libro- realizzato col progetto grafico di Giacomo Carobbi e realizzato con il contributo della Caritas Diocesana di Pistoia- è disponibile nella rete di negozi amici che hanno scelto di far parte di questa avventura: Libreria Fahrenheit 451 (via Antonelli 35, Pistoia), Happy School (Via della Libertà 17, Agliana), Associazione L’Acqua Cheta (via della Madonna 50, Pistoia) e naturalmente sarà disponibile venerdì al Teatro Moderno. Supportando questo progetto, si aiuterà PortAperta a scrivere nuove pagine di questa storia.
Quel “Un mondo di storie”, come recita il titolo dell’evento in programma venerdì 17 maggio nel foyer del Teatro Moderno (inizio ore 17), che ogni giorno si incontrano nei centri dell’associazione. Fondata nel 2001 da don Paolo Tofani, tuttora presidente, PortAperta è cresciuta nel tempo senza perdere il forte legame col territorio di Agliana su cui opera e senza smettere di tenere allenato quello che Gianni Rodari chiama orecchio acerbo, che ascolta le storie che nessun altro vuol sentire.
Al centro dell’evento del Moderno ci sarà il doposcuola, con cui PortAperta nasce più di venti anni come risposta concreta ai bisogni raccolti dal centro d’ascolto “Don Tonino Bello” della parrocchia di San Piero Agliana, mettendo al primo posto l’educazione e la conoscenza come argine a tanti tipi di povertà. Partono i primi corsi di italiano per stranieri adulti e apre il doposcuola che- insieme a tanti nuovi progetti- rimane il fulcro dell’attività. Un punto di riferimento per le famiglie e per i giovani del territorio, che nel corrente anno scolastico accoglie una sessantina di iscritti tra elementari, medie e superiori.
Per la sua “prima” al Teatro Moderno il doposcuola “metterà in scena” una lettura ad alta voce in più lingue, facendo conoscere uno dei suoi laboratori più amati per stimolare alla scoperta e valorizzare l’identità multiculturale di uno spazio condiviso in cui tante storie convivono e crescono insieme. Verrà proposta una versione imperdibile di “La strada che non portava in nessun posto” di Gianni Rodari con la storia di Martino Testadura letta in italiano, albanese, arabo, cinese e urdu, le lingue delle comunità migranti più rappresentate ad Agliana. Un intreccio di voci, di alfabeti, di interpretazioni diverse che si fondono e arricchiscono un’unica storia, mondi lontani che si avvicinano, che creano curiosità l’uno verso l’altro grazie alla potenza eterna di una storia ben raccontata. Un progetto di promozione alla lettura in cui è preziosa la collaborazione della Biblioteca “Angela Marcesini” di Agliana che sarà presente al Moderno con il suo scaffale circolante e i suoi libri della sezione interculturale.
Dalle novelle raccontate “a veglia” nelle aie dei contadini ai moderni podcast, le storie insegnano, emozionano e uniscono da sempre. Creano reti e relazioni come è successo alla comunità di PortAperta nei mesi difficili del lockdown del 2020, in cui le letture ad alta voce si sono trasferite sul gruppo WhatsApp del doposcuola, diventato un luogo di incontro essenziale nell’Italia chiusa dal Covid grazie alle tante attività proposte per potenziare giocando la lingua italiana e cimentarsi nel racconto di sé essenziale per esprimere bisogni ed emozioni. Da questo progetto acrobatico per una realtà di relazioni dirette come PortAperta, è nato il libro “Le nostre favole al telefono” che dopo il lancio alla Festa dei Popoli 2023 e la partecipazione a “Montale Paese della fiaba”, sarà la bussola che guiderà gli interventi dell’evento del Moderno proiettati alle nuove sfide di chi si sente parte di una comunità educante chiamata a trovare nuove risposte ad un mondo molto social e poco sociale in cui la voce dei giovani non viene ascoltata.
Il libro- realizzato col progetto grafico di Giacomo Carobbi e realizzato con il contributo della Caritas Diocesana di Pistoia- è disponibile nella rete di negozi amici che hanno scelto di far parte di questa avventura: Libreria Fahrenheit 451 (via Antonelli 35, Pistoia), Happy School (Via della Libertà 17, Agliana), Associazione L’Acqua Cheta (via della Madonna 50, Pistoia) e naturalmente sarà disponibile venerdì al Teatro Moderno. Supportando questo progetto, si aiuterà PortAperta a scrivere nuove pagine di questa storia.
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