Nuova edizione della Festa dei Popoli
20-06-2024 15:58 - FESTA DEI POPOLI
Sabato 22 giugno piazza Gramsci Agliana
C’è anche il sogno di una piazza che torni ad essere davvero luogo di incontro e relazione, tra i sogni che l’associazione PortAperta ha messo al centro della Festa dei Popoli 2024 che sabato 22 giugno tornerà in Piazza Gramsci a far battere il cuore pulsante dell’estate aglianese.
WE HAVE A DREAM. “We have a dream” è il titolo della nuova edizione, riprendendo l’immagine evocativa del sogno di giustizia sociale in una società debellata dal razzismo che fu di Martin Luther King. Una società in cui i sogni di ogni persona, le aspirazioni, i progetti di crescita, la possibilità di cambiare anche la storia che sembra segnata, non siano dipendenti dal luogo in cui si nasce, dalla cittadinanza o dalla condizione economica e sociale in cui si cresce. Un sogno che, da più di 20 anni, PortAperta non affida alle stelle delle prime notti d’estate, ma insegue con passione, credendo che anche una tavola imbandita in cui si mescolano storie e culture diverse, possa essere un modo per costruire una comunità solidale in cui tutti si sentono parte attiva.
LA RICCHEZZA DELLE DIFFERENZE. “Questo percorso di inclusione ed accoglienza verso le diversità culturali, etniche e religiose presenti sul territorio, iniziato nel 2003, non è ancora un dato acquisito- dice don Paolo Tofani, fondatore e presidente di PortAperta, realtà in cui c’è tutta l’umanità e l’apertura su cui da più di 30 anni ha fondato la sua esperienza parrocchiale a San Piero Agliana- per questo per noi è importante insistere in una dimensione di accoglienza, perché tutti possano far parte di un percorso condiviso. A noi non interessa la provenienza di tante persone presenti sul territorio ormai stabilmente, ci interessa coglierne le ricchezze che ciascuno porta con sé. “La ricchezza delle differenze “ cara a Don Tonino Bello non è per noi soltanto uno slogan ma è un dato di fatto per continuare a vivere questo sogno condiviso dalla comunità parrocchiale con un numero crescente di associazioni che sostengono il progetto “ We have a dream” .
LA RETE SOLIDALE. Insieme alle comunità migranti del territorio, insieme agli educatori di PortAperta, ai volontari del Centro d’Ascolto Caritas di San Piero, ai ragazzi dell’oratorio parrocchiale Don Milani, alla realizzazione della Festa contribuiscono tante realtà del territorio che metteranno in circolo la loro storia e il loro impegno per l’integrazione e la socialità. Da Anpi Agliana a Caritas Diocesana, da Arci Agliana a Associazione Gianluca Melani, da Auser Agliana a Arcigay L’Asterisc@, dai soci Coop allo Spi Cgil Montale- Agliana- Quarrata.
“Son molto contento di questa rete sempre più grande di costruttori di ponti e non di muri- continua il presidente- l’impegno non deve essere legato solo all’esperienza parrocchiale e alla dimensione cristiana del nostro modo di pensare la vita ma anche ad una visione più laica. Non ci sono differenze tra chi ha un cuore aperto e disponibile a capire che bisogna stare insieme connettersi e condividere. Tutti ci riferiamo alla Costituzione che ci chiede di essere una società inclusiva aperta, accogliente e disponibile”.
PIAZZA BENE COMUNE. La Festa dei Popoli apre alla comunità i tanti momenti di aggregazione interculturale che uniscono i progetti di PortAperta dove non è raro trovarsi dentro ad una lettura ad alta voce in più lingue, ad una festa di Carnevale profumata dal tè alla menta e biscottini marocchini o lasciarsi travolgere da un’infinita “tanti auguri a te” multilingue con cui fare il giro del mondo in una canzone . Momenti di vita quotidiana in cui il naturale racconto dell’altro, arrivato in una giornata di compiti al doposcuola, tra gli esercizi per imparare l’italiano o in casa d’accoglienza arricchisce ed educa alla convivenza civile. “Alla Festa dei Popoli si viene a cena- chiude don Tofani- e penso sia molto bello il dato della convivialità. Dai piatti specifici di ogni esperienza etnica e dalla preparazione fatta con gioia si percepisce la dimensione umana e spirituale che ognuno porta con sé. Partendo dal piatto si sta insieme ci si relaziona e si torna ad avere una piazza che sia luogo dell’incontro e non dell’indifferenza e della mancanza della relazioni “.
IL PROGRAMMA. La bellezza e la partecipazione contro la paura e la rassegnazione, lo credeva Peppino Impastato e lo crede PortAperta pronta a colorare Piazza Gramsci con tantissime iniziative. Il mercatino solidale e lo spazio bimbi saranno aperti dalle 19 mentre la grande cena etnica con piatti di Albania, Marocco, Pakistan, Romania, Nigeria, Camerun, Senegal, Cuba insieme ai piatti italiani tra cui naturalmente la tradizione buongustaia della Toscana inizierà dalle 20. Il concerto dei Jingo Biloba, band pistoiese di afro- rock con contaminazioni che vanno dalla cumbia al blues, porterà sonorità di qui e d’altrove per unire con l’armoniosa potenza della musica i popoli di Piazza Gramsci a quelli del resto del mondo. Uno sguardo internazionale portato anche dalle due mostre fotografiche: Nepal Reportage (Racconti di gente e di montagne ) di Lorenzo Ciatti e Art for Palestine- This is not a flag in cui 75 artisti reinterpretano la bandiera palestinese per ricordare il sogno più grande, quello della pace in un mondo squarciato da guerre e muri discriminatori.
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