Doposcuola
"Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo"
Gianni Rodari
L’associazione PortAperta nasce con il doposcuola nel 2001. Il doposcuola è stata la prima risposta alle tante richieste di aiuto arrivate al Centro di Ascolto Caritas “Don Tonino Bello”, non solo in termini di beni materiali, ma di progetti e percorsi a contrasto della marginalità sociale che trova spesso radici e si alimenta dalla povertà educativa. E’ nato così uno spazio per minori in situazioni di difficoltà scolastica, linguistica, socio-familiare, dove si promuove la socializzazione e l’integrazione tramite l’aiuto nello studio, laboratori ludico-artistici e lo stare insieme giornaliero.
Da quei primi anni pionieristici, in cui la strada entrava letteralmente dentro al centro (il primo spazio del genere dedicato ai minori sul territorio aglianese), PortAperta è cresciuta con nuovi servizi alla persona, ma il doposcuola rimane il centro delle nostre attività educative. Rimane un luogo sicuro per le famiglie del territorio, un punto di riferimento per i ragazzi e una sentinella di monitoraggio delle difficoltà, contro l’abbandono scolastico e il rischio di devianza giovanile, portato avanti grazie al prezioso lavoro di rete con i Servizi Sociali, la scuola e il Cda Caritas.
Inizialmente rivolto alla fascia preadolescenziale, negli anni il doposcuola si è aperto anche ai bambini della scuola primaria. Tutti i pomeriggi, dal lunedì al venerdì, sono accolti bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni.
Il doposcuola è aperto a tutti come spazio aggregativo in cui crescere insieme. Ora facendo i compiti per il giorno successivo, ora prendendosi cura dell’ambiente comune, ora partecipando alle gite e alle iniziative di un territorio in cui essere parte attiva, gli educatori stimolano costantemente l’autonomia, l’emancipazione giovanile e l’aiuto reciproco tra i ragazzi.
Particolare attenzione è posta al consolidamento della conoscenza della lingua, non solo con laboratori di italiano L2 per gli studenti non italofoni, ma anche con percorsi di lettura ad alta voce e scrittura creativa. Lo stimolo alla capacità espressiva, a saper raccontare e raccontarsi con la propria voce, è fondamentale non solo per migliorare i risultati scolastici ma per la crescita di ogni persona. ll racconto di storie diverse di cui ognuno si fa portatore, la curiosità verso la storia dell’altro, tanto uguale o tanto diversa dalla mia, è di per sé stimolo all’educazione interculturale portata avanti naturalmente in un doposcuola in cui si incontrano mondi diversi.
La presa in carico dei bisogni non si ferma al minore, ma si estende alla famiglia, offrendo, tra l’altro,servizi di mediazione per l’orientamento e l’accompagnamento ai servizi territoriali.
Da quei primi anni pionieristici, in cui la strada entrava letteralmente dentro al centro (il primo spazio del genere dedicato ai minori sul territorio aglianese), PortAperta è cresciuta con nuovi servizi alla persona, ma il doposcuola rimane il centro delle nostre attività educative. Rimane un luogo sicuro per le famiglie del territorio, un punto di riferimento per i ragazzi e una sentinella di monitoraggio delle difficoltà, contro l’abbandono scolastico e il rischio di devianza giovanile, portato avanti grazie al prezioso lavoro di rete con i Servizi Sociali, la scuola e il Cda Caritas.
Inizialmente rivolto alla fascia preadolescenziale, negli anni il doposcuola si è aperto anche ai bambini della scuola primaria. Tutti i pomeriggi, dal lunedì al venerdì, sono accolti bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni.
Il doposcuola è aperto a tutti come spazio aggregativo in cui crescere insieme. Ora facendo i compiti per il giorno successivo, ora prendendosi cura dell’ambiente comune, ora partecipando alle gite e alle iniziative di un territorio in cui essere parte attiva, gli educatori stimolano costantemente l’autonomia, l’emancipazione giovanile e l’aiuto reciproco tra i ragazzi.
Particolare attenzione è posta al consolidamento della conoscenza della lingua, non solo con laboratori di italiano L2 per gli studenti non italofoni, ma anche con percorsi di lettura ad alta voce e scrittura creativa. Lo stimolo alla capacità espressiva, a saper raccontare e raccontarsi con la propria voce, è fondamentale non solo per migliorare i risultati scolastici ma per la crescita di ogni persona. ll racconto di storie diverse di cui ognuno si fa portatore, la curiosità verso la storia dell’altro, tanto uguale o tanto diversa dalla mia, è di per sé stimolo all’educazione interculturale portata avanti naturalmente in un doposcuola in cui si incontrano mondi diversi.
La presa in carico dei bisogni non si ferma al minore, ma si estende alla famiglia, offrendo, tra l’altro,servizi di mediazione per l’orientamento e l’accompagnamento ai servizi territoriali.