XIX° giornata della memoria e dell´impegno delle vittime delle mafie
22-03-2014 16:42 - DOPOSCUOLA
L'anno scorso eravamo a Firenze in carne ed ossa, un bel gruppo di operatori e ragazzi del doposcuola uniti ai tanti volontari della Parrocchia di San Piero, a sfilare per le vie fiorentine con le bandiere di Libera.
Quest'anno a Latina ci siamo con il cuore e la testa, con la voglia di riflettere sull'importanza di questa giornata, con la voglia di non dimenticare. Per questo al doposcuola medie stiamo portando avanti il laboratorio sulla legalità che ci vedrà impegnati in discussioni, cineforum e approfondimenti sul tema della lotta alla mafia.
Intanto vogliamo unirci virtualmente al cordone che, da stamani, ha colorato Latina con il ricordo della bella giornata trascorsa a Firenze l'anno scorso.
Eravamo tanti, in un sabato soleggiato di inizio primavera: c'era chi ha non ha dormito quasi per niente la notte prima della manifestazione perchè aveva paura di perdere il treno, ma anche chi il treno l'ha preso per un pelo solo perchè era in ritardo di 10'.
C'era chi ha saltato la scuola dicendo che doveva fare una cosa importante e chi, tanto a scuola, il sabato non ci va.
C'era chi, appena avvistata la marea di colori davanti alla Fortezza da Basso, ha pensato di fare foto senza accorgersi di aver portato la fotocamera digitale scarica. Meno male che ci sono i telefoni...c'è chi si è accodato al corteo vedendo degli amici, chi si è sorpreso ascoltando accenti di persone che gli camminavano accanto molto diversi. Chi ha iniziato a cantare insieme ad un ragazzo che camminando, suonava la chitarra e chi si è perso dietro a qualche coetanea sconosciuta ma dal profilo gentile.
Chi a metà corteo aveva già finito i 5 panini che la mamma gli aveva pazientemente preparato la sera prima, fermandosi al primo bar per comprare un pezzo di pizza.
C'era chi ha visto lo stadio Franchi e ha pensato subito a come poter entrare dentro, c'era chi appena ha visto uno spazio verde ci si è sdraiato godendosi il sole, iniziando ad ascoltare con calma quella litania di nomi che arrivavano dal palco.
Chi ha riconosciuto il nome di Giovanni Falcone, chi ha applaudito a Paolo Borsellino e chi ha pensato a Don Pino Puglisi perchè qualche giorno prima aveva visto il film.
C'è chi è montato su un cancello sentendosi il re del mondo e chi, si è sentito più giovane di qualche anno ballando sulle note de "Il Cielo d'Irlanda" di Fiorella Mannoia.
C'è chi, al momento di tornare alla stazione, non voleva tornare a casa e chi aveva già chiamato un amico per fissare di andare a pescare, una volta scesi dal treno.
Tutti abbiamo spinto per montare sullo stesso treno assai gremito a Firenze Campo di Marte e tutti eravamo stanchi ma felici, quando ci siamo salutati nel pomeriggio.
Fonte: Portaperta News
Quest'anno a Latina ci siamo con il cuore e la testa, con la voglia di riflettere sull'importanza di questa giornata, con la voglia di non dimenticare. Per questo al doposcuola medie stiamo portando avanti il laboratorio sulla legalità che ci vedrà impegnati in discussioni, cineforum e approfondimenti sul tema della lotta alla mafia.
Intanto vogliamo unirci virtualmente al cordone che, da stamani, ha colorato Latina con il ricordo della bella giornata trascorsa a Firenze l'anno scorso.
Eravamo tanti, in un sabato soleggiato di inizio primavera: c'era chi ha non ha dormito quasi per niente la notte prima della manifestazione perchè aveva paura di perdere il treno, ma anche chi il treno l'ha preso per un pelo solo perchè era in ritardo di 10'.
C'era chi ha saltato la scuola dicendo che doveva fare una cosa importante e chi, tanto a scuola, il sabato non ci va.
C'era chi, appena avvistata la marea di colori davanti alla Fortezza da Basso, ha pensato di fare foto senza accorgersi di aver portato la fotocamera digitale scarica. Meno male che ci sono i telefoni...c'è chi si è accodato al corteo vedendo degli amici, chi si è sorpreso ascoltando accenti di persone che gli camminavano accanto molto diversi. Chi ha iniziato a cantare insieme ad un ragazzo che camminando, suonava la chitarra e chi si è perso dietro a qualche coetanea sconosciuta ma dal profilo gentile.
Chi a metà corteo aveva già finito i 5 panini che la mamma gli aveva pazientemente preparato la sera prima, fermandosi al primo bar per comprare un pezzo di pizza.
C'era chi ha visto lo stadio Franchi e ha pensato subito a come poter entrare dentro, c'era chi appena ha visto uno spazio verde ci si è sdraiato godendosi il sole, iniziando ad ascoltare con calma quella litania di nomi che arrivavano dal palco.
Chi ha riconosciuto il nome di Giovanni Falcone, chi ha applaudito a Paolo Borsellino e chi ha pensato a Don Pino Puglisi perchè qualche giorno prima aveva visto il film.
C'è chi è montato su un cancello sentendosi il re del mondo e chi, si è sentito più giovane di qualche anno ballando sulle note de "Il Cielo d'Irlanda" di Fiorella Mannoia.
C'è chi, al momento di tornare alla stazione, non voleva tornare a casa e chi aveva già chiamato un amico per fissare di andare a pescare, una volta scesi dal treno.
Tutti abbiamo spinto per montare sullo stesso treno assai gremito a Firenze Campo di Marte e tutti eravamo stanchi ma felici, quando ci siamo salutati nel pomeriggio.
Fonte: Portaperta News
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